La nostra Storia
Paolo Conterno, tra passato, presente e futuro
In prima persona dal 1886
Anno dopo anno, generazione dopo generazione, con amore, fatica e totale dedizione
Tutto ebbe origine nel lontano 1886 quando Paolo Conterno fondò la casa della Ginestra, dedicandosi alla coltivazione del Nebbiolo, della Barbera e del Dolcetto. Infaticabile lavoratore e mente di grandi intuizioni, destinò alla coltivazione le parti della collina Ginestra più favorevoli suddividendole per tipologia, esposizione e terreno. Comprese in tempi così precoci l’esistenza di un mercato di estimatori per le produzioni di qualità superiore e iniziò a commercializzare il proprio vino, vinificato personalmente nella propria cantina, in fusti di legno. Susseguirono a Paolo il figlio Carlo e sua moglie Giuseppina, in seguito Paolo e Caterina Conterno e oggi a condurre l’azienda è il figlio Giorgio. Da quattro generazioni la famiglia Conterno si tramanda la passione per la viticoltura.
Come in passato, ognuno di noi dà il proprio contributo curando i vigneti con scrupolo e dedizione, coinvolgendo le generazioni successive. Un tempo ci si affidava ai pochi mezzi di cui si disponeva, alla perseveranza e alla caparbietà. Oggi la tecnologia ci aiuta a risparmiare le fatiche di allora e, grazie anche all’esperienza accumulata di generazione in generazione, ci consente di operare al meglio e di trarre dal nostro lavoro grandi soddisfazioni e sempre nuovi stimoli.
Una decina di ettari di marne calcareo-argillose. Una terra felicemente adagiata tra 300 e 350 metri di altezza, inclinata su pendenze fino al 38%, esposta prevalentemente a sud e in parte a sud-est. La famiglia Conterno non ha potuto fare altro che accontentare questa terra che reclamava di essere messa a Nebbiolo, producendo vini meravigliosi. Il Cru Ginestra è una tra le più importanti vigne del Barolo, la valle dei Baroli longevi e strutturati, un terroir irripetibile che nella parte sommitale, baciata da sommatorie termiche e luminosità sempre elevate, permette all’apparato fogliare di lavorare con grande precocità, riuscendo a raggiungere un ideale livello di maturazione fenolica.
Non è facile coltivare vigne poste su pendenze fino al 38%. Ci vuole un’esperienza che solo chi fin da bambino conosce questi terreni metro per metro può avere. Non è facile neppure praticare i diradamenti se quelle piante non le hai viste crescere. Non è facile se non hai chiaro il senso di un lavoro iniziato secoli prima. Per questo curiamo tutto in prima persona. Per questo siamo artigiani del Barolo, che hanno imparato ad amare e a sentirsi partecipi di questa grande tradizione familiare, facendola crescere rispettandone l’essenza.
Oggi come allora
Il Cru Ginestra, la casa dei nostri padri: la nostra azienda
Immersa nelle Langhe, situata nello storico Cru “Ginestra”, la nostra azienda è la casa dei nostri padri. Qui coltiviamo i nostri vigneti, suddivisi tra le varietà Nebbiolo, Barbera e Dolcetto. Il territorio, il microclima favorevole, la felice esposizione dei vigneti e una tradizione consolidata ci permettono di mantenere costante nel tempo una produzione di qualità assoluta. Il nostro più importante patrimonio non è la nostra terra, non sono le nostre vigne, non è la nostra cantina, ma è il concetto di Barolo perfetto che è nella nostra mente, tramandatoci da coloro che ci hanno preceduto. L’aspirazione alla perfezione e l’idea di realizzare le cose nella loro vera essenza, è ciò che la famiglia Conterno insegue da quattro generazioni sempre fedele alla tradizione.
Accompagniamo il nostro vino nel mondo e continuiamo a curare in prima persona il lavoro di vigna e cantina. La produzione annua è di circa 80.000 bottiglie, l’impianto di vinificazione riprende il metodo tradizionale dei serbatoi verticali con la bagnatura e la rottura del cappello di vinaccia per mezzo del sistema a cascata del mosto. L’affinamento avviene in botti rigorosamente in Rovere Francese della capacità di 35 ettolitri, come vuole la tradizione.
L'Astigiano e il Monferrato
Antico Podere del Sant’Uffizio
“Alla scoperta di nuove opportunità per il mio lavoro, un giorno sono capitato in un luogo tra l’Astigiano ed il Monferrato dove non ero mai stato. Quella visita è stata molto importante per me. L’appuntamento era al vecchio Monastero Relais “Sant’Uffizio” a Cioccaro di Penango, un posto da favola in una zona rinomata per i suoi tartufi bianchi, per la sua cucina e per i suoi vini raffinati. Il monastero domenicano è una struttura con più di 500 anni di storia, immersa nel verde e nel silenzio, circondata da ogni parte da vigneti bellissimi.
Durante la riunione, anche stavolta piuttosto casualmente, venne fuori che i vigneti del Podere erano ancora liberi dalla gestione di terze parti. Non potevo crederci. Da un po’ di tempo ero in cerca di un luogo dove produrre vini come Barbera, Merlot e Chardonnay: ed ecco di fronte a me un’area storicamente affermata per la produzione di alta qualità, con grandi tradizioni e condizioni geografiche e di microclima perfette. Così, definito l’accordo, siamo partiti con la prima vendemmia. Era il 2015.”
PAOLO CONTERNO TOSCANA
Nella terra di Francesco I° de' Medici
Tenuta Ortaglia
“Per la residenza estiva di Bianca Cappello, la sua amante, Francesco I dei Medici scelse nel 1586 un luogo di rara bellezza: tra le colline di Fiesole, ai piedi dell’Appennino, con una vista spettacolare su Firenze.
I vini della Tenuta Ortaglia sono particolari. Per una regione come la Toscana rappresentano una realtà diversa. I vigneti ̶ su terreni di argilla, limo, galestro, situati su un pendio stupendamente esposto ̶ sono formati da vitigni bianchi di cloni selezionati di Chardonnay e Sauvignon bianco, e da vitigni di Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Il nostro Moscato poi è l’antico “moscadello” di cui parla anche il poeta fiorentino Bartolomeo Corsini nel Seicento.
È stato il destino a portarmi ad Ortaglia. Ne sentii parlare per caso e pochi giorni dopo ero già lì a visitarla. Capii subito che era un luogo speciale. Ci sono voluti otto anni per concludere la trattativa, ma ne è valsa la pena. La Toscana, con il Piemonte, sono le regioni in cui posso esprimere al meglio le mie passioni: vivere in mezzo alla natura, lavorare nei vigneti e produrre vini come la tradizione mi ha insegnato.”
Scopri il frutto del nostro impegno
Antico Podere
del Sant’Uffizio
Cioccaro di Penango (AT)
Piemonte
Ginestra
Monforte d’Alba (CN)
Piemonte
Tenuta Ortaglia
Pratolino, Firenze
Toscana
Piemonte – Italia